Successivamente alle edizioni di Londra, Amsterdam e Parigi, Il Global Mental Health Summit (GMHS), che si terrà a Roma il 13 e il 14 ottobre, intende valorizzare il ruolo dell’Italia nella salute mentale di comunità, in Italia e sul piano internazionale.
In collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il GMHS svilupperà l’ambizioso piano di azione tracciato a Londra nel 2018, incrementando la consapevolezza e l’impegno in tema di salute mentale sia a livello politico che nella società civile. La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza delle comunità, ed è quindi fondamentale attuare politiche nazionali che promuovano sistemi di salute mentale inclusivi, efficaci e a tutela dei diritti.
Il GMHS rafforzerà l’azione globale da parte dei Governi, delle organizzazioni internazionali e della società civile perchè si affrontino i numerosi problemi nell’organizzazione dei servizi di salute mentale, messi a dura prova dalla pressione delle recenti crisi sanitarie e umanitarie, e a superare le debolezze strutturali che impediscono a molti milioni di persone di ricevere cure adeguate per i loro bisogni di salute mentale.
I temi principali del Summit, concepiti all’interno di una cornice che mette in risalto l’importanza dei diritti umani e della dignità delle persone affette da disturbi mentali, sono:
- la centralità dell’approccio comunitario alla salute mentale
- il coinvolgimento dei diretti interessati e delle loro famiglie nel processo di cura e recupero psicosociale.
La salute mentale è una componente essenziale nella preparazione della risposta alle emergenze come quelle che si stanno attualmente affrontando. In questo contesto, gli sforzi di prevenzione e intervento dovrebbero concentrarsi principalmente sulle esigenze delle persone maggiormente colpite dalle crisi.
Vi è un estremo bisogno di servizi di salute mentale ben organizzati, con finanziamenti adeguati, che possano contare su un’adeguata dotazione di personale. Gli ostacoli da superare per la realizzazione di tali servizi comprendono, tra gli altri, la mancanza di finanziamenti e investimenti nella cura e nella ricerca sulla salute mentale, la scarsità di risorse umane qualificate, lo stigma sociale e la discriminazione.
Infine, il GHMS richiamerà l’attenzione su differenti strategie di “capacity-building”, come l’identificazione e la condivisione di buone pratiche, comprese le nuove opportunità offerte dalla salute mentale digitale e da altre iniziative sviluppate nel corso della recente pandemia. Queste strategie sono fondamentali per sviluppare e rafforzare le competenze, le capacità, i processi e le risorse di cui i servizi di salute mentale e le comunità necessitano per affrontare efficacemente i bisogni di salute mentale di tutte le persone nel corso del loro ciclo di vita.